È un raggiro ormai noto, in Bergamasca e non solo, quello del finto carabiniere che telefona per chiedere denaro destinato al figlio vittima di un presunto incidente. Un tentativo di estorcere soldi che si basa sul panico creato dalla notizia del ricovero di un proprio caro, che ha già fatto parecchie vittime, anche nella nostra provincia.
Più furti nelle case. Più violenza domestica. Ma anche grande attenzione alla criminalità organizzata e alle mafie nella nostra provincia. E’ un quadro inquietante quello contenuto nella relazione di ben 55 pagine presentata quest’oggi dalla Procura di Bergamo all’inaugurazione dell’anno giudiziari.
Gli episodi di aggressione a danni di medici e personale sanitario sono in aumento, in maniera esponenziale. A riportare agli onori della cronaca i dati che riguardano i troppi casi di violenza in corsia (e non solo) è stato nelle scorse settimane proprio l’Ordine dei Medici, alla luce delle indicazioni fornite da Inail. Anche la Bergamasca non è immune al fenomeno.
È stata denunciata in stato di libertà per truffa una sessantenne bergamasca che, lo scorso dicembre, ha raggirato un’anziana di 89 anni derubandola di novecento euro in contanti che teneva in casa
Come spesso si vede al telegiornale, truffe di qualsiasi genere si consumano ai danni degli anziani, soprattutto quelli che abitano da soli o hanno delle fragilità fisiche o emotive. Non ne è immune nessuno. Anche una pensionata di