La scuola media è stata fatta oggetto di atti di vandalismo, che hanno creato danni alle pareti e al locale caldaia, mentre in piazza Trieste è stata quasi sradicata la colonnina del defibrillatore. Da oltre un mese, all’oratorio, un piccolo gruppo, ben identificato, ha avuto dei comportamenti sopra le righe nei confronti di coetanei e gli adulti, che sono intervenuti per chiedere una moderazione negli atteggiamenti, nelle azioni e nei termini usati, sono stati sbeffeggiati.
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Passiamo poi ai furti: in città l’anno scorso erano 3.132, adesso sono aumentati a 4.016, mentre in provincia erano 9.297 ed ora sono incrementati a 11.617.
A Pasqua c’è anche chi si è annoiato a stare troppe ore a tavola tra uova e colomba e ha pensato bene di dare una sbirciatina dalla finestra alla casa del vicino. Uno sguardo innocente che però è stato utile, e a dir poco fondamentale, considerando che ha permesso di sventare un furto in un’abitazione, in quel momento vuota.
L’ultimo furto l’avevano pianificato a inizio aprile a Paratico, quando in tarda notte riuscirono a introdursi in un appartamento di via Barro, in zona lago.
L’abitazione era vuota in quel momento, ma i vicini se ne accorsero, iniziando così a mobilitarsi con torce elettriche, f…..
Uno degli aspetti fondamentali nel contrasto ai furti nelle case è il buon rapporto di vicinato. Emblematico in tal senso quello che sta accadendo sui Colli, dove dal 2018 si è formato un comitato di residenti che ha aderito ai «Gruppi di vicinato»: attualmente circa 300 cittadini, per l’esattezza 292, fanno «rete» tramite Whatsapp per segnalarsi in tempo reale movimenti e situazioni sospette, ma anche scambiarsi informazioni e consigli pratici. «Nell’ultimo mese in zona si sono registrate tre effrazioni con persone in casa, tutte tra le 22 e mezzanotte, ma per fortuna in nessuno dei casi il colpo è andato a buon fine – sottolinea Dino Ubiali, referente dei gruppi di vicinato cittadini –. Sui Colli il gruppo era nato nel 2018 con una decina di vicini di casa che avevano iniziato a scambiarsi le segnalazioni e oggi siamo a 292 contatti, per un totale di 209 famiglie e abitazioni. Il quartiere è stato diviso in 5 zone, ciascuna delle quali ha due referenti». Un sistema efficace, che non prevede le cosiddette «ronde», ma solo lo scambio di informazioni e in cui il rapporto con polizia e carabinieri è costante e fruttuoso. In un recente caso, per esempio, la polizia ha potuto rintracciare il presunto autore di un furto in una casa dopo che all’appello su Whatsapp su eventuali telecamere private puntate in quella strada ha risposto un altro residente mettendo a disposizione delle forze dell’ordine le sue riprese video in cui si vedeva molto bene il ladro transitare dopo il colpo.
Chiunque si può iscrivere al gruppo, inviando una mail a info@gruppivicinato.net (sarà poi verificata l’identità). «In caso di avvistamento di persone sospette, a tutti consigliamo sempre di chiamare subito il 112, meglio se con l’app Where Are U – spiega Ubiali –, avvisare poi i carabinieri di Città Alta, e poi fornire nel gruppo Whatsapp indicazioni più dettagliate possibile». Un sistema che sembra davvero funzionare.
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