Una nuova tipologia di frode digitale carpisce i dati sensibili e le credenziali bancarie di malcapitati cittadini: è l’allarme lanciato da Adicosum Bergamo. La truffa prende il nome di “QRishing” e si affianca alle ben più note phishing (e-mail fasulle), smishing (sms ingannevoli) e vishing (telefonate da falsi operatori). Il suo funzionamento è piuttosto subdolo: si tratta di falsi QR Code, ossia quelle immagini quadrate con moduli neri su fondo bianco, sostituiti o modificati con lo scopo di sottrarre informazioni personali a chi li scansiona.
alert: “Due uomini italiani su auto di colore chiaro hanno appena suonato il campanello (giovedì ore 17,30) in via Aldo Moro chiedendo di entrare in casa con la scusa di verificare lavatrice e luce. Al primo diniego si sono dileguati. “
Occorre stare attenti. Se doveste trovarvi in queste situazioni cercate di prendere targa auto e segnalate ai carabinieri al 112. Quando si presentano, dite di aspettare che controllate con la polizia locale se sono autorizzati…
Un boato fortissimo: così alcuni residenti di Brembate Sopra sono stati svegliati nel cuore della notte tra martedì 25 e mercoledì 26 ottobre. A causare il rumore assordante, l’esplosione di un bancomat della filiale del Credito Bergamasco Bpm di via Cesare Battisti, messa in atto da quattro ignoti attorno alle 2.
«Pronto mi serve una pizza, subito». Sono le 21.25. Il tono della voce è concitato. Al telefono c’è una donna sudamericana impaurita. Ha appena chiamato la questura di Torino ma il suo non è un errore. Finge di ordinare una pizza, in realtà sta contattando la polizia per farsi aiutare. Accanto a lei c’è il suo compagno e il figlio di 10 anni. L’uomo li ha appena massacrati di botte perchè il televisore non funziona e doveva fargliela pagare. E’ l’ennesimo pomeriggio di insulti dentro quella casa nel quartiere Barriera di Milano a Torino. Ma è la prima volta che l’uomo, tornato a casa ubriaco, li picchia con tutta quella violenza. E stavolta la donna prende coraggio e con uno stratagemma chiede disperatamente aiuto.
Viste così, sembrano occasioni da non perdere. Poi però si rivelano truffe. Sono in aumento le persone raggirate attraverso il cosiddetto “ghost broking”, le polizze fantasma. L’allarme è lanciato dall’associazione
“Mia madre ha più di ottant’anni ed è cardiopatica – racconta la dottoressa -. L’hanno chiamata a casa, sul telefono fisso, spacciandosi per me. La voce all’altro capo del ricevitore diceva: ‘Mamma ho fatto un incidente, ho le gambe rotte e un taglio alla testa. È morto un bambino di tre anni. Prepara i soldi e l’oro perché qui mi mettono in galera’”.L’anziana si è spaventata ed ha cercato di capire cosa stesse accadendo. Dopo qualche minuto di conversazione concitata, nonostante la persona al telefono conoscesse dettagli importanti della sua vita, la pensionata si è insospettita ed ha riagganciato la cornetta, lanciando l’allarme ai familiari.“La mamma vive da un anno insieme a sua sorella, in un appartamento a Longuelo. Escono poco, data l’età, vanno a fare un giretto al parco davanti a casa e poi rientrano. Non frequentano nemmeno il bar, non so come chi ha chiamato potesse sapere certi particolari”.